Che cos'e' un ipertesto?
Da parecchi anni ormai si fa un gran parlare di ipertesti ma l'idea non
e' nuova. Gia' nel 1945 Vannevar Bush, il consigliere scientifico del presidente
americano Roosevelt, propose il progetto MEMEX, una sorta di macchina per
la conoscenza, in cui l'utilizzatore era in grado di realizzare collegamenti
tra testi diversi utilizzando anche immagini. Il termine "ipertesto"
pero' risale a vent'anni piu' tardi, nel 1965, e fu coniato da Ted Nelson,
il creatore del sistema Xanadu (3). Bisogna
arrivare pero' fino al 1987 perche' finalmente gli ipertesti vengano utilizzati
anche al di fuori dei laboratori di ricerca, quando la Apple introdusse
Hypercard. Da allora in poi l'interesse per questo tipo di approccio
alla rappresentazione della conoscenza e' costantemente cresciuto nel tempo.
Una nota a pie' di pagina puo' essere ragionevolmente considerata come
un'antenata di un ipertesto. A cosa serve una nota? Di solito ad approfondire
un argomento che nel testo principale non e' cosi' essenziale elencare
di seguito, oppure la si usa per citare le pagine di un libro con autore,
titolo e relativa casa editrice.
Un ipertesto segue la stessa filosofia in modo migliore e piu' accurato.
Infatti supponendo di creare di un documento ipertestuale su Shakespeare
potremmo> prevedere la curiosita' del lettore sugli usi e costumi del tempo
e attivare un collegamento (link) in corrispondenza della
frase: Visse nella Londra del XVI secolo. Questa frase viene fatta
opportunamente risaltare nel testo, magari in neretto oppure in sottolineato
e comunque in modo tale che anche il lettore piu' distratto se ne accorga.
Per leggere un ipertesto si usa uno schermo di un personal computer e il
nostro lettore, se e' curioso, puo' portare il puntatore del mouse sulla
frase evidenziata e "just click on it" (o se preferite "cliccare" in italiano).
A questo punto, si attiva il link e viene recuperato il documento
(o i documenti) che abbiamo voluto predisporre; potrebbe essere
ad esempio una riproduzione fotografica di una antica stampa della Londra
del 1600, oppure un articolo di un eminente storico che ricostruisce la
vita quotidiana dell'epoca, o anche entrambe le cose assieme.
In effetti per lo Web bisognerebbe parlare piu' che di ipertesti
di ipermedia. Gli ipermedia possono essere definiti come un
insieme pi371 grande che include gli ipertesti e che dispone di link ad
altri media che non sono limitati soltanto alla visualizzazione del testo
scritto ma anche a immagini, suoni, o animazioni. Per documento
infatti nello
Web non si intende solo un semplice testo, ma tutto l'insieme di questi
media.
(3) Xanadu e' il primo sistema ipertestuale
interattivo e multimediale mai realizzato. E' in continuo sviluppo sino
dal 1960; Il nome curioso sembra sia stato preso da una citazione di Marco
Polo che riferisce di un misterioso luogo chiamato "Shan-Du"; altri riferimenti
vengono fatti da S.T.Coleridge nel suo poema Kubla Khan", da O. Welles
nel suo famoso film "Citizen Kane" e finalmente da Ted Nelson che intendeva
cosi' riferirsi a quel "magico luogo di letteraria memoria dove nulla e'
dimenticato". Ah, ..dimenticavo, anche il rifugio segreto di Mandrake il
mago si chiama Xanadu; per gli appassionati di rock, anche il complesso
Frankie Goes to Hollywood, nel 1984 ha composto una canzone con questo
titolo. Chi volesse informazioni su questo mitico progetto pu362 ottenerle
da gopher.aus.xanadu.com.