CAPITOLO SETTIMO
GLI ASSEGNI
Guida bibliografica
Sezione I
Assegni di separazione, assegni di divorzio e clausole «ancillari»
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1. Premessa. Il contenuto dei contratti della crisi coniugale e i limiti
del presente capitolo.
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2. La decorrenza iniziale e la decorrenza finale del contributo di mantenimento
del coniuge separato.
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3. La decorrenza iniziale e la decorrenza finale dell'assegno di divorzio.
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4. La determinazione convenzionale della decorrenza iniziale e finale del
contributo di mantenimento del coniuge separato e dell'assegno di divorzio.
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5. L'adeguamento automatico del contributo di mantenimento del coniuge
separato e dell'assegno di divorzio.
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6. Le clausole che prevedono un adeguamento automatico degli assegni. Premessa.
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7. Le clausole che prevedono un adeguamento automatico degli assegni in
base a criteri di tipo diverso dal riferimento agli indici ISTAT. L'adeguamento
proporzionale agli incrementi del reddito del coniuge (o ex coniuge) obbligato.
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8. L'adeguamento proporzionale agli incrementi di una o più specifiche
componenti del reddito del coniuge (o ex coniuge) obbligato.
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9. Le clausole che escludono l'adeguamento automatico degli assegni. Adeguamento
automatico (o relativa esclusione) e clausola rebus sic stantibus.
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10. Garanzie speciali per l'adempimento dell'obbligazione di mantenimento
e di assegno di divorzio (cenni). Le vicende del mantenimento e dell'assegno
di divorzio (rinvio).
Sezione II
Modalità «non tradizionali»
di corresponsione degli assegni di separazione e di divorzio
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11. La struttura del contributo al mantenimento del coniuge separato e
dell'assegno di divorzio. Possibilità di una loro fissazione in
termini non monetari. Determinazione del quantum legata al reddito
dell'obbligato.
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12. Un precedente in tema di determinazione dell'assegno di divorzio, anziché
in misura fissa, «in una percentuale rapportata al reddito del coniuge
obbligato».
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13. La posizione della dottrina circa la possibilità di una fissazione
dell'assegno di separazione o divorzio in misura proporzionale al reddito
dell'obbligato.
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14. Ulteriori modalità di corresponsione del contributo al mantenimento
del coniuge separato e dell'assegno di divorzio: riferimento al rendimento
di titoli o altri beni; attribuzione diretta di redditi o proventi dell'obbligato.
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14.1. Segue. Rimborsi di spese; diretta somministrazione dei mezzi
di sussistenza.
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15. Determinazione del contributo al mantenimento del coniuge separato
e dell'assegno di divorzio in più voci di spesa (in particolare:
pagamento del canone di locazione e delle spese accessorie).
Sezione III
La prestazione una tantum nella separazione
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16. L'accordo per la corresponsione in unica soluzione dell'assegno
di mantenimento al coniuge separato. Gli argomenti su cui poggia la tesi
favorevole.
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17. Le obiezioni sollevate da una parte della dottrina e la relativa
confutazione: asserita indisponibilità del diritto; asserita incompatibilità
della liquidazione una tantum con la permanenza dell'obbligo alimentare.
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17.1. Segue. Il richiamo all'art. 1879 c.c.
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17.2. Segue. L'argomento a contrario riferito all'art. 5,
8° co., l.div. e la funzione «liquidatoria» della separazione.
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18. Attribuzioni una tantum e carattere rebus sic stantibus
degli accordi di separazione.
Sezione IV
La prestazione una tantum nel divorzio
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19. La corresponsione in unica soluzione dell'assegno di divorzio.
Premessa. La prestazione una tantum nel sistema anteriore alla l.
n. 74/87.
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19.1. Segue. Le innovazioni introdotte dalla l. n. 74/87.
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20. La natura dell'accordo per la corresponsione in unica soluzione dell'assegno
di divorzio.
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21. Il contenuto dell'accordo per la corresponsione in unica soluzione
dell'assegno di divorzio. La possibilità per le parti di rimettere
al giudice la determinazione del quantum. Non necessaria rispondenza
dell'attribuzione una tantum alla capitalizzazione dell'assegno.
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22. La valutazione giudiziale di equità della liquidazione una
tantum in sede di divorzio. Premessa.
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23. La sede dell'accordo per la corresponsione in unica soluzione dell'assegno
di divorzio: liquidazione una tantum, procedimento contenzioso e
procedimento su domanda congiunta.
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23.1. Segue. Una tantum e accordi a latere.
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24. La concreta attuazione della prestazione una tantum in sede
di divorzio (rinvio).
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25. La derogabilità dell'effetto preclusivo di cui all'art. 5, 8°
co., l.div., nel caso di liquidazione una tantum dell'assegno di
divorzio.
Sezione V
La prestazione una tantum dell'assegno a carico dell'eredità
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26. L'accordo sulla corresponsione in unica soluzione dell'assegno a carico
dell'eredità. La sede dell'accordo. Esclusione della necessità
di una valutazione giudiziale secondo equità.
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27. Esclusione della natura alimentare dell'assegno a carico dell'eredità
ex art. 9-bis l.div. Ulteriori aspetti del contenuto dell'accordo
una tantum.
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28. Natura, soggetti ed effetti del contratto di determinazione una
tantum dell'assegno a carico dell'eredità ex art.
9-bis l.div.
Sezione VI
I contratti sull'assegno alimentare
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29. Contratti sull'assegno alimentare del coniuge separato. Premessa.
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29.1. Segue. Casi di rilevanza «autonoma» dell'obbligo
alimentare tra separati e determinazione convenzionale del relativo contenuto.
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30. L'assegno ex art. 548 cpv. c.c. (cenni).
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31. Esclusione di ogni rilevanza «autonoma» dell'obbligo alimentare
ex lege tra divorziati.
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32. Gli alimenti ex contractu tra divorziati: ammissibilità.
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33. Gli alimenti ex contractu tra divorziati: contenuto e modalità
di somministrazione.
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34. Gli alimenti ex contractu tra divorziati: disciplina.
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