"Fondamenti dell'informatica giuridica rilevanti ai fini degli studi in ambito civilistico"
Attività didattica svolta in adempimento del contratto
conferito dal Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza al dott. Giacomo
Oberto e avente ad oggetto un
corso integrativo del corso di diritto civile per l'anno
accademico 2001/2002, per un totale di n. 15 ore.
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1. Articolazione del corso.
Il corso si è articolato in due parti:
Il tutto per un totale di 20 ore.
2. Argomenti affrontati.
Le lezioni hanno affrontato i seguenti argomenti.
3. Modalità di svolgimento delle lezioni e delle esercitazioni.
Le lezioni e le esercitazioni di informatica giuridica si sono effettuate mediante collegamento con il C.E.D. della Corte di Cassazione ed altre banche dati telematiche presso il C.I.S.I. dell'Università di Torino, con il concorso dell'Istituto Giuridico, che ha sostenuto le spese di collegamento con il C.E.D., fornendo l'uso della relativa password d'accesso.
In quell'occasione si sono operativamente illustrate agli studenti le varie tecniche di ricerca con il sistema "Italgiure Find" presso gli archivi del Centro Elettronico della Cassazione. Si è anche trattato per sommi capi delle particolarità dell' "interfaccia" Windows denominata "Easy Find". Si è quindi provveduto all'illustrazione di numerose tecniche di ricerca finalizzate al reperimento di materiale (massime giurisprudenziali, indicazioni bibliografiche, abstracts di articoli dottrinali e di note a sentenza) in alcuni settori del campo civilistico (diritto di famiglia, obbligazioni e contratti, responsabilità aquiliana).
Si sono altresì evidenziate le particolarità
e i vantaggi propri dell'uso in "multitasking" dei programmi di ricerca
nelle banche dati e dei sistemi di trattamento testi, con l'illustrazione
di accorgimenti pratici tendenti a rendere più agevole l'interscambio
di dati (stringhe di ricerca e documenti reperiti), con successiva formattazione
dei testi ottenuti nel programma Word per Windows.
4. Le lezioni dedicate alla ricerca delle informazioni e dei documenti di interesse giuridico in Internet.
Alcune ore di lezione sono state consacrate al tema "La ricerca delle informazioni e dei documenti di interesse giuridico in Internet". Questa parte del corso rispondeva all'esigenza di concentrare in un'apposita trattazione l'esposizione delle particolarità della ricerca giuridica nella "rete delle reti", offrendo agli studenti una panoramica dei vantaggi offerti (per lo più gratuitamente) al giurista (o aspirante tale) dall'esplorazione del world wide web e, più in generale, dallo sfruttamento di tutte le modalità di Internet.
E' da segnalare al riguardo la disponibilità di una delle due aule grandi del C.I.S.I., più esattamente l'aula n. 1, dotata di una capienza di ca. 60 posti a sedere ed attrezzata con una trentina di postazioni p.c., con un proiettore su di uno schermo gigante, oltre al collegamento con la rete Internet, tramite la quale è stato possibile accedere a tutti i siti la cui esplorazione si è ritenuta utile per gli studenti.
Le lezioni si sono svolte sul "canovaccio" di due ipertesti all'uopo realizzati e costantemente aggiornati dal docente, tramite i quali si sono potute mostrare le possibilità di navigazione sia off che on line, oltre che l'interazione con vari programmi residenti sulla memoria del disco rigido del p.c. utilizzato dal docente. Si segnala al riguardo che gli ipertesti di cui sopra sono stati inseriti nel sito Internet del docente, all'indirizzo https://www.giacomooberto.com/ (dal quale è altresì possibile effettuare il downloading in versione "zippata" degli stessi). Tale indirizzo è stato fornito a tutti gli studenti, così da consentirne la consultazione in ogni momento e da favorire i contatti con il docente via e-mail.
In tal modo si è proseguito quel vero e proprio esperimento di "tele-docenza", integrativo rispetto alle lezioni tenute in Facoltà, cui lo scrivente aveva dato inizio già diversi anni or sono. I contatti con alcuni studenti per questo tramite sono tuttora in corso; tramite essi lo scrivente ha potuto inviare segnalazioni di siti, suggerimenti per la ricerca, indicazioni di programmi, trasmettendo altresì files di varia utilità (es.: guide ipertestuali del sistema Italgiure-Find e Easy Find, "macro" elaborate dal docente al fine di agevolare la formattazione dei documenti con il programma Word per Windows, ecc.).
Nel corso dell'esposizione si sono fornite innanzi tutto alcune informazioni di carattere generale su Internet (storia, funzioni, terminologia, etc.), passando poi ad introdurre l'argomento dei motori di ricerca ("generali", "specifici" e "metamotori"), con una serie di illustrazioni pratiche di ricerca tramite l'uso di operatori logici. Si è poi parlato brevemente della ricerca bibliografica in alcuni siti, nazionali e stranieri, di interesse bibliotecario (Servizio Bibliotecario Nazionale e relativo OPAC, Library of Congress, Thomas, Servizio "Subito" del Bibliotheksverbund Bayern, Biblioteche piemontesi, Biblioteca "Ruffini" del Giuridico).
Si sono quindi brevemente passati in rassegna alcuni siti di interesse internazionalistico, come i siti istituzionali di organizzazioni quali l'O.N.U., il Consiglio d'Europa (e Corte Europea dei Diritti dell'Uomo), l'Unione Europea (e la relativa Corte di Giustizia), accennando al problema del reperimento dei relativi atti e documenti. A questa esposizione ha fatto seguito l'esplorazione di alcuni siti giuridici francesi (Légifrance, Juripole, Cour de Cassation, Dalloz), tedeschi (BGH, der Fahnder, NJW; al riguardo si è pure illustrato l'interessante esperimento del Juristen-Browser posto gratuitamente a disposizione dal sito ra-micro.de) e dei sistemi di Common Law (Cornell Law School, The U.S. House of Representatives Internet Law Library, Lawguru, Lawcrawler, Legalonline, U.S. Supreme Court).
Per quanto riguarda i siti giuridici italiani si sono presentati i siti di alcune case editrici giuridiche (U.T.E.T., Giuffré, Cedam), alcune riviste giuridiche (in tutto o anche solo in parte) on line (Foro italiano, Giurisprudenza italiana, Rivista critica del diritto privato, The Cardozo electronic law bulletin), alcuni siti istituzionali (Parlamento, Ministero di Grazia e Giustizia, Poligrafico e Zecca dello Stato, Garante concorrenza e mercato, Garante Privacy, M.U.R.S.T., Consiglio Nazionale Notariato) ed altri siti di interesse giuridico (IDG, Jura, Jus et Internet, Jus et Machina, Italian Law on the Web), oltre che di specifico interesse per gli studenti (Università di Torino, Facoltà di giurisprudenza Elsa, Cupida legum juventus, Collocamento giuristi, Comma). Nel corso della lezione si sono altresì mostrate diverse sessioni "Telnet" per la consultazione di svariate banche dati all'interno del sistema del C.E.D. della Corte di cassazione.
Lo scrivente ha inoltre posto a disposizione degli studenti
il proprio file di bookmarks, illustrandone l'utilizzazione.
5. Considerazioni sul corso di quest'anno. Proposte per il futuro.
Anche il corso di quest'anno ha registrato un notevole interesse da parte degli studenti. Il numero degli iscritti alle lezioni ed esercitazioni al C.I.S.I. (una settantina) ha consentito quest'anno di soddisfare tutte le richieste, evitando la divisione in più sottogruppi.
Questa sempre crescente attenzione nei confronti dell'informatica giuridica e l'obiettivo aumento del rilievo della materia, continua a porre il problema - già sollevato dallo scrivente nelle relazioni relative ai corsi tenuti in passato - dell'opportunità di adeguare le strutture della facoltà in modo tale da soddisfare la domanda di informazione e formazione in questo settore, sempre più strategico per la "crescita" dei futuri giuristi. Lo scrivente non cela, invero, di essersi trovato in imbarazzo di fronte alle pressanti e ripetute richieste di numerosi studenti, rivolte ad ottenere l'erogazione di un ciclo di lezioni ed esercitazioni dalla portata ben più ampia di quello che appare possibile allestire nell'arco di sole 15 ore (sebbene aumentate, di fatto, ad una ventina).
Il problema non può essere, però, seriamente affrontato se non tenendo presente un ulteriore elemento: vale a dire la limitata (e, secondo l'esperienza dello scrivente, di anno in anno vieppiù ristretta) disponibilità delle aule del C.I.S.I. Nessun programma di ampliamento dei corsi di informatica giuridica pare invero concepibile se il predetto Centro non modificherà - e in maniera radicale - tale disponibilità, ampliandola per ciò che attiene al "monte ore", nonché manifestando una ben diversa elasticità rispetto a quella attuale per ciò che riguarda la collocazione nell'arco della giornata degli spazi da porre a disposizione della nostra Facoltà, nonché infine circa lo snellimento delle formalità burocratiche necessarie per la prenotazione delle aule stesse e delle eventuali modifiche degli orari prescelti.
Un altro ostacolo è costituito dalla inaffidabilità delle iscrizioni degli studenti. Invero, molti di essi, dopo aver fornito il proprio nominativo, non si presentano poi effettivamente in aula. Appare dunque sin troppo evidente che, sin tanto che non si saranno individuati mezzi idonei a scoraggiare tale deprecabile fenomeno, nessun programma dotato di un minimo livello di precisione ed affidabilità (si pensi, in particolare, alla ripartizione in gruppi dei discenti) potrà mai essere sviluppato.
Ciò premesso, va subito rimarcato che difficoltà veramente insormontabili si porrebbero se il corso - così come è ora strutturato - fosse aperto a tutti gli studenti della Facoltà, come pure a gran voce richiesto da molti di essi.
Una soluzione dallo scrivente già più volte segnalata in passato al fine di risolvere almeno una parte del problema potrebbe essere rinvenuta mediante l'installazione direttamente presso la Facoltà dell'apparecchiatura necessaria al fine di effettuare collegamenti con le banche dati di interesse giuridico e con Internet, proiettando le relative "videate" nell'Aula Magna, o in una delle aule di maggior capienza (200-400 posti). In questo modo si potrebbe risolvere il problema del (prevedibile) sovraffollamento delle aule del C.I.S.I., dal momento che le esercitazioni "guidate", cioè quelle eseguite direttamente dal sottoscritto, mostrando su video i risultati delle interrogazioni delle banche dati, ben potrebbero essere effettuate in una delle aule della Facoltà. Presso il C.I.S.I. si dovrebbero invece svolgere solo le esercitazioni individuali, con gruppi più ristretti di studenti (50-60 unità), opportunamente selezionati in base all'effettiva frequenza alle lezioni teoriche e alle esercitazioni "guidate".
All'uopo si renderebbe opportuna l'acquisizione delle
seguenti apparecchiature:
Non sarebbe necessario, invece, alcun codice d'utenza
speciale, né per il collegamento con il C.E.D., né per quello
a Internet, in quanto lo scrivente potrebbe fare uso delle sue passwords
personali (oppure continuare a rivolgersi all'Istituto Giuridico per la
concessione temporanea di una password provvisoria, come è
avvenuto in questi anni). Va da sé che un'organizzazione del genere
del corso richiederebbe un numero di ore a disposizione presumibilmente
ben superiore alle 15 quest'anno concesse.
6. Necessità dell'attivazione di un corso autonomo di informatica giuridica. Problemi posti dalla (limitata) disponibilità e dalla (limitata) collaborazione del C.I.S.I.
L'interesse mostrato dagli studenti verso questa iniziativa, il crescente livello della preparazione di molti di essi nel campo delle tecniche informatiche, uniti all'obiettivo rilievo che l'impiego dell'informatica è venuto assumendo in ogni settore dell'attività giuridica rendono, a sommesso avviso dello scrivente, ormai indilazionabile (ma si tratta di esigenza segnalata dallo scrivente ormai da diversi anni a questa parte) l'inserimento, tra i programmi della Facoltà torinese, di un corso autonomo di informatica giuridica, conformemente a ciò che avviene da tempo in molte delle altre Università italiane.
E' impensabile, infatti, che un corso integrativo di quindici ore, sebbene arricchito da lezioni supplementari offerte dal docente, riesca a fornire agli studenti più di un'idea generale circa le potenzialità insite nell'applicazione dell'informatica alla scienza e alla pratica giuridica. Se è vero che una simile iniziativa potrebbe non apparire supportata, al momento, da idonee strutture materiali, è altrettanto vero che l'introduzione degli accorgimenti che lo scrivente si è permesso di suggerire potrebbe almeno in parte fornire soluzione ai problemi di tipo logistico. In aggiunta, magari per la sola fase iniziale, si potrebbe anche pensare ad un accesso al corso riservato ai soli studenti del quarto anno e ai tesisti (cui l'utilizzo delle banche dati della Cassazione è consentito presso l'Istituto Giuridico).
Un corso "completo" sulle materie in questione richiederebbe oggi, sempre ad avviso dello scrivente, quanto meno, cinquanta-sessanta ore di lezione, seguite da una ventina di ore di esercitazioni e seminari.
Peraltro va segnalato e ribadito, per doverosa informazione, che le strutture attualmente disponibili presso il C.I.S.I. non appaiono assolutamente in grado di fornire il supporto necessario allo svolgimento di un corso autonomo di informatica giuridica in grado di accogliere, anche solo in parte, le esigenze sopra rappresentate. L'esperienza di questi anni (ed in particolare degli ultimi) ha invero dimostrato una serie di incapacità organizzative del C.I.S.I. a gestire la disponibilità delle aule nella misura richiesta dal corso qui prospettato, così come l'assoluta incapacità dello stesso centro a fornire al docente l'assistenza tecnica necessaria a far fronte alle innumerevoli pannes tecniche cui vanno incontro gli (ormai almeno in parte obsoleti) impianti che lo caratterizzano. In tutta onestà questo docente non si sente seriamente in grado di suggerire l'avvio di un corso autonomo, se non si otterrà l'assicurazione di una ben diversa disponibilità rispetto a quella attuale da parte del C.I.S.I. in termini di ore, personale, assistenza tecnica e formalità burocratiche necessarie per la prenotazione delle aule stesse e delle eventuali modifiche degli orari prescelti.
Il sottoscritto rimane a disposizione per ogni eventuale chiarimento e, con l'occasione, porge i più distinti saluti.
Torino, 27 novembre 2001.
(Giacomo Oberto)