Giacomo OBERTO
APPUNTI PER UN CORSO DI
INFORMATICA GIURIDICA
CAPITOLO II
LE
PRINCIPALI BANCHE DATI GIURIDICHE ITALIANE
SOMMARIO:
1. Le principali banche dati giuridiche italiane. Premessa.
La principale banca dati giuridica
italiana è costituita dal C.E.D. (Centro Elettronico di Documentazione) della Corte
Suprema di Cassazione, con sede in Roma. Si tratta, come verrà ampiamente detto in seguito,
di un insieme di banche dati, al cui studio verrà dedicato il capitolo seguente. Per il momento sarà però opportuno
presentare qualche cenno relativamente a due altre importanti banche dati
giuridiche italiane online (rinviando ad una parte specifica della
trattazione i richiami alle banche dati offline nonchè a quelle legate
ai siti Internet) e più esattamente:
Sarà
opportuno precisare che di tutti questi gruppi di archivi elettronici solo i primi due hanno ad oggetto
(prevalentemente) banche dati documentali; quelli sub c), d) ed e) concernono invece per lo
più banche dati fattuali.
2.
Le banche dati della Camera
dei Deputati e del Senato
della Repubblica.
La Camera dei
Deputati e il Senato della Repubblica hanno organizzato sin dal 1976 due
distinte banche dati che utilizzano il medesimo sistema di ricerca (STAIRS) e si
integrano nei contenuti. Sia l'utenza pubblica che privata può accedere agli
elaboratori centrali del Senato e della Camera, i quali sono interconnessi sin
dal 1984.
Ecco i
principali archivi del Senato:
Ecco invece qui di seguito i principali archivi della Camera:
A) Banche
dati a carattere parlamentare
a1) Testi
integrali degli atti parlamentari
Testi integrali degli atti parlamentari della Camera dei deputati, a partire
dalla XI legislatura:
- Resoconto sommario delle sedute plenarie;
- Resoconto stenografico delle sedute plenarie;
- Allegato A ai resoconti di seduta plenaria;
- Bollettino delle Giunte e Commissioni parlamentari
(contenente i resoconti sommari dei lavori);
- Stampati dei Progetti di legge e delle relative Relazioni;
- Resoconti stenografici delle Commissioni bicamerali Antimafia e
Riforme istituzionali.
Nella XI legislatura mancano i Resoconti stenografici dell'Assemblea e sono
inseriti solo gli stampati dei Progetti
di legge di cui sia iniziato l'esame.
Nel corso della XIII legislatura, dalla seduta n. 340 del 14 aprile 1998, i
Resoconti sommario e stenografico dei
lavori dell'Assemblea costituiscono un unico atto parlamentare. Da quella data
lo stampato del Resoconto
stenografico comprende anche la sezione relativa al Resoconto sommario.
Il linguaggio di interrogazione STAIRS è integrato da funzioni di ricerca
guidata, in particolare per la ricerca dei
lavori preparatori relativi ai Progetti di legge, ma anche per la selezione,
consultazione e stampa degli atti
parlamentari.
a2) Attività deputati
Attività deputati contiene dati di riferimento, per nominativo, sull'attività
parlamentare di ciascun deputato e
membro di Governo (anche non deputato), ivi compresi i dati storico-biografici
e degli uffici ricoperti, dalla IX
legislatura. La banca dati è curata dalla Biblioteca della Camera.
Il linguaggio di interrogazione è proprio dell'applicazione, a menu guidati.
a3)
Attività non legislativa
Dati di riferimento sulle attività svolte alla Camera in ambito non legislativo
(diverse dall'iter di esame dei progetti
di legge): dibattiti svolti in Aula e Commissione su processo verbale, ordine
dei lavori, comunicazioni del Governo,
richiami al Regolamento, indagini e udienze conoscitive, esame di relazioni
governative, pareri al Governo,
commemorazioni ecc. dalla IX legislatura. La banca dati è curata dalla
Biblioteca della Camera.
Linguaggio di interrogazione STAIRS.
a4)
Sindacato ispettivo
Consente la ricerca per materia, per autore, per gruppo parlamentare, ecc.
delle mozioni, interpellanze,
interrogazioni, risoluzioni e degli ordini del giorno presentati sia alla
Camera sia al Senato, dalla XI alla XIII
legislatura. Sono presenti anche i testi integrali degli atti, classificati per
materia tramite TESEO (Tesauro
parlamentare).
La banca dati è curata dalla Biblioteca della Camera.
Linguaggio di interrogazione STAIRS e ricerca guidata.
Sono disponibili anche gli atti di sindacato ispettivo della X legislatura (2 luglio
1987-22 aprile 1992) , convertiti in
linguaggio STAIRS dal preesistente sistema di ricerca, costruito ad hoc. La
base informativa è diversa dalle
legislature seguenti: per ogni atto è disponibile un abstract e non il testo
integrale; il sistema di classificazione non
è basato su TESEO, ma su di un lessico composto di parole tema, parole chiave e
altri descrittori geopolitici,
sigle, denominazioni ecc. Gli atti della VII, VIII e IX legislatura
(periodo 1976 - 1987) non sono invece
consultabili via Telnet 3270.
Avviso: Dall'inizio di maggio 2000 la migrazione su web è stata completata a
partire dalla VII legislatura fino a
quella corrente, ivi compresi i dati relativi al periodo 1976 - 1992
(legislature VII >X), come già previsto nel
progetto di rifacimento del sistema informativo della Camera (con le avvertenze
già esposte riguardo alle
differenze della base informativa). La nuova versione della banca dati in
formato web, è consultabile dalla home
page del sito www.camera.it, alla voce Le Banche dati del menu di
sinistra.
a5) Domande
di autorizzazione a procedere
Testi integrali e dati relativi all'iter delle autorizzazioni richieste ai
sensi dell'art. 68 della Costituzione nei confronti
di deputati, nonchè delle autorizzazioni richieste ai sensi dell'art. 96 della
Costituzione per reati ministeriali e
rispettive Relazioni, a partire dalla XI legislatura. Le richieste di
deliberazione in materia di insindacabilità ai sensi
dell'art. 68, primo comma, sono presenti dalla XII legislatura.
Linguaggio di interrogazione STAIRS integrato da funzioni di ricerca guidata.
a6) Dati
elettorali (dal 1976)
Contiene, sulla base dei lavori svolti dalla Giunta delle elezioni, i risultati
analitici (sezione per sezione) e dati di
riepilogo delle votazioni per l'elezione della Camera dei deputati, a partire
da quelle del 20 giugno 1976. I dati
relativi alle elezioni del 27 marzo 1994 e seguenti, sono articolati in archivi
diversi rispettivamente per il sistema
maggioritario e per quello proporzionale.
Linguaggio di interrogazione STAIRS con adattamenti.
B) Banche
dati a carattere legislativo
b1)
Leggi regionali
Testo integrale delle leggi, in senso formale, di tutte le Regioni (sia a
statuto speciale che a statuto ordinario) e
delle due Province autonome di Trento e Bolzano, dalla rispettiva costituzione
in poi. La banca dati è curata dalla
Biblioteca della Camera. Dal 1998 l'acquisizione delle leggi viene effettuata
direttamente dalle Regioni.
Linguaggio di interrogazione STAIRS con adattamenti.
Dal 15 marzo 1999 è disponibile la versione interattiva della banca dati in
formato web, consultabile dalla home
page del sito www.camera.it, alla voce Le Banche dati del menu di sinistra.
b2)
Leggi statali: dati iter parlamentare (1948-1990)
Contiene, per ciascuna legge dello Stato (a partire dal 1948 e fino al novembre
1990), i dati relativi al suo iter
parlamentare e gli estremi di eventuali sentenze dalla Corte costituzionale
riguardanti la legge stessa. Di ogni legge
sono riportati inoltre il titolo e gli estremi di pubblicazione sulla Gazzetta
Ufficiale. La banca dati non viene
aggiornata dalla fine del 1990: la Camera ha deciso di non alimentarla più
tenendo conto dell'esistenza di altre
banche dati di enti pubblici che riportano lo stesso tipo di informazioni.
Linguaggio di interrogazione STAIRS.
b3) Atti dell'Assemblea
Costituente
Contiene i documenti relativi alla discussione in Aula del Progetto di
Costituzione, così come sono presentati nei
volumi I, II, III, IV, e V dell'opera "La Costituzione della Repubblica nei
lavori preparatori dell'Assemblea
Costituente", edita dalla Camera dei deputati.
Linguaggio di interrogazione STAIRS.
b4) Trattati internazionali
Contiene i dati significativi dei trattati internazionali di cui l'Italia è
parte. La banca dati è curata dal Servizio del
contenzioso diplomatico dei trattati e degli affari legislativi del Ministero
degli Affari esteri.
C) Banche
dati a carattere bibliografico
c1)
Periodici - Riviste giuridiche
Sono disponibili due banche dati:
RIVI contiene i dati di spoglio di centinaia di riviste italiane e straniere a
carattere sociale, giuridico,
economico, storico e di attualità politica, a partire dal 1° gennaio 1979. La
base informativa è alimentata dalla
Biblioteca della Camera con il contributo del Senato della Repubblica e di
altri centri esterni;
DOCT contiene schede bibliografiche e riassunti relativi allo spoglio di
riviste giuridiche (1970-1995) e
quotidiani (1975-1993). La base informativa è curata dall'Istituto di
documentazione giuridica del CNR di
Firenze.
Linguaggio di interrogazione STAIRS.
c2)
Catalogo opere della Biblioteca
A partire dal 1° gennaio 1984 contiene tutte le citazioni bibliografiche relative
alle nuove accessioni della
Biblioteca della Camera, con possibilità di ricerca secondo varie chiavi di
interrogazione (autore, titolo, soggetto,
ecc.).
Linguaggio di interrogazione STAIRS.
c3) Letteratura grigia
Schede bibliografiche relative alle pubblicazioni informali (non disponibili
nei circuiti commerciali), prodotte sia in
ambito parlamentare sia da diversi soggetti esterni (Ministeri, Enti pubblici,
Istituti di ricerca, ecc.), che presentino
interesse per i lavori parlamentari.
In particolare sono catalogati tutti gli atti che pervengono al Parlamento
dall'esterno per obbligo di legge e che
possono avere un iter parlamentare. La Banca dati è curata dalla Biblioteca
della Camera.
Linguaggio di interrogazione STAIRS e classificazione tramite TESEO (Tesauro
parlamentare).
Informazioni
pratiche per il collegamento alle banche dati Camera
Dal 1° marzo 1999 nella configurazione del software di
emulazione sostituire il nome host www.camera.itcon tn3270.camera.it.
E' stata
anche abolita la procedura di autorizzazione che prevedeva
l'accesso mediante codice identificativo e password: dopo la connessione, la
selezione A. BANCHE DATI porterà direttamente nel Sistema di accoglienza.
Se avete già
configurato correttamente il programma di emulazione, potete collegarvi al
sistema informativo della Camera semplicemente cliccando qui, per attivare la
sessione TELNET 3270.
In caso di
difficoltà tecniche si prega di verificare le informazioni presenti
in Modalità di collegamento - Telnet, oppure di contattare il servizio supporto
utenti (tel.
066760 9351 - 9396 e-mail: helpdesk@camera.it).
L'accesso alle
banche dati è disponibile 24 ore su 24, salvo un' interruzione dalle 7 alle 8.30 del mattino, per consentire
operazioni di aggiornamento degli archivi.
Sono
disponibili in linea i manuali di supporto alla consultazione, predisposti dal Servizio Biblioteca.
Tornando
alle banche dati del Senato, si tenga presente che una parte del materiale
sopra menzionato è disponibile ora (gratuitamente) su Internet, in forma
ipertestuale e senza alcuna necessità di ricorrere all'impiego di un sistema di
interrogazione complesso come lo Stairs.
Per quanto attiene
invece alle banche dati della Camera dei Deputati, la relativa illustrazione può essere reperita
direttamente in Internet.
Si tenga presente
che recentemente è stata concessa la possibilità per i privati di collegarsi gratuitamente,
per ragioni di studio e di ricerca, con tali archivi.
In ogni caso,
anche qui una notevole parte del materiale di tali archivi è disponibile ora
(gratuitamente) sul web (leggi,
progetti di legge)
in forma ipertestuale e senza alcuna necessità di ricorrere all'impiego di un
sistema di interrogazione complesso come lo Stairs.
Non si
dimentichi poi che per le informazioni sui lavori parlamentari è attivo un
efficiente servizio telefonico: basta formare lo 0667061 e chiedere del servizio
"Informazione parlamentare": si verrà messi immediatamente in contatto
con il personale della Camera o del Senato, che forniranno tutte le notizie
necessarie, anche in relazione al possibile invio a domicilio di copia dei
lavori parlamentari stampati.
3.
Le banche dati dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (servizio
ISPOLITEL-GURITEL).
L'introduzione
dell'informatica
nell'ambito dell'attività editoriale ha dato un potente impulso alla creazione di banche
dati. I testi da stampare vengono ormai redatti mediante il computer, e le
apparecchiature informatiche hanno in gran parte sostituito gli strumenti
tradizionali della tipografia. L'editoria elettronica ha dato nuovo impulso alla
creazione di banche dati: i testi già disponibili su supporto magnetico possono
essere raccolti in una banca dati con ridotti interventi manuali e, quindi, con
costi molto limitati.
Così già oggi i
testi normativi redatti al fine della pubblicazione sulla Gazzetta
Ufficiale
vengono memorizzati sulla banca dati Guritel, dell'Istituto
Poligrafico e Zecca dello Stato. La consultazione della banca dati è a
pagamento con abbonamento annuale (sia per gli utenti pubblici, sia per i
privati). Vi si può accedere tramite internet.
Queste le
caratteristiche salienti del servizio GURITEL:
- mette a
disposizione l’intera Gazzetta Ufficiale, nella versione data alla
stampa, la sera stessa della data di pubblicazione;
- sono
memorizzati, tra l'altro:
N.B.: Esiste un’area di consultazione gratuita, ove è possibile
prendere visione dei numeri più recenti della Gazzetta Ufficiale: http://www.gazzettaufficiale.it/ |
Per
maggiori informazioni al riguardo, nonchè per
una completa illustrazione delle banche dati ISPOLITEL, è possibile consultare
direttamente l'apposita pagina del relativo sito Internet (e cliccando a lato
sul tasto "banche dati telematiche"), contenente l'elenco di tutti i
servizi telematici offerti dal Poligrafico di Stato, oltre a GURITEL.
Il vantaggio
offerto dalla consultazione di tale banca dati è quello di un’informazione
in tempi reali sulle novità legislative, della Corte cost., nonchè degli altri
atti che vengono pubblicati sulla G.Uff. Peraltro, per ciò che concerne i dati normativi e per quelli relativi
alla Corte cost., non va dimenticato che questi possono essere reperiti anche
presso le banche dati del C.E.D. (sebbene con tre-quattro mesi di ritardo,
salve le eventuali segnalazioni del servizio novità del C.E.D.).
Per quanto
attiene alle modalità di collegamento, le Banche Dati Ispolitel, oltre che in
modalità "3270" sono oggi disponibili anche in modalità
"HTML". Agli utenti Ispolitel è quindi consentito un nuovo tipo di
accesso, opzionale e per ora sperimentale, che oltre alla normale consultazione
delle Banche Dati
"3270"
(già in uso) permette la fruizione di alcune Banche Dati "HTML"
(destinate a crescere nel tempo) fra cui la Gazzetta giornaliera.
4.
Il Casellario giudiziale, l'Anagrafe dei detenuti e le banche dati dell'Arma
dei Carabinieri.
Il Casellario giudiziario centrale, a seguito di una complessa
opera di informatizzazione, è ora in grado di ricevere le richieste anche se
pervenute dalle numerosissime sedi periferiche, in tempo reale. L'impianto
della complessa rete di elaboratori e terminali è passato dalla prima fase (sperimentale)
di allestimento del casellario centrale e di quello della Procura della
Repubblica di Roma (anni 1974/1977) alla creazione dei centri interregionali
(anni 1977/1983) nelle città di Milano, Genova, Firenze, Napoli e Palermo;
attualmente si sta procedendo alla rapida automazione di tutti i casellari
presso le Procure della Repubblica.
Parimenti
importante è stata l'istituzione, da parte del Centro Elettronico degli
Istituti di Prevenzione e Pena (istituito nel 1971), della cosiddetta Anagrafe dei detenuti, che si
rivela indispensabile per l'esperimento di quelle ulteriori ricerche che sono
necessarie per l'adozione del rito degli irreperibili (art. 168, 2° comma
c.p.p.).
Attraverso la consultazione
del centro è possibile conoscere i trasferimenti dei detenuti da un istituto
all'altro, la capienza degli istituti stessi onde orientare la mobilitazione
del personale e della popolazione carceraria, eseguire accertamenti sulla
presenza o meno di determinati soggetti e quindi prevenire la sussistenza di
eventuali incompatibilità processuali o anche solo ambientali o di opportunità.
Un esempio di
struttura operativa a forte vocazione informatica è rappresentato dall'Arma dei
Carabinieri che
ha prodotto in questo campo un profondo sforzo innovativo.
Sulla base di
una precisa scelta da parte del Comando Generale, che ha inteso imprimere una
svolta determinante non solo per ragioni attinenti alla lotta alla criminalità,
ma anche e soprattutto per rendere efflciente lo svolgimento delle molteplici
funzioni, sin dal 1965 si è assistito ad una sempre crescente informatizzazione
che ha portato, nel 1983 alla nascita del SIACC vale a dire il Sistema Informativo Arma
Carabinieri che
ora può contare sulla rete Armapac distribuita e funzionante su tutto il territorio
nazionale.
Nel 1993 è nata
inoltre la Gestione operativa amministrativa e logistica (GOAL) orientata a costituire una
forma di supporto tecnico burocratico per i militi onde evadere in maniera
sollecita le pratiche richiamando all'uopo le informazioni necessarie da
appositi database.
A livello di
struttura è previsto un Ufficio informatica presso il Comando generale che
allestisce Centri di addestramento nel settore specifico dell'informatica con
tre sottocentri ubicati nel Lazio, nella Lombardia ed in Campania. Altri
tredici Uffici informatica sussistono inoltre a livello regionale in
altrettante regioni, là, in particolare, ove non esistano delle vere e proprie
Sezioni Specializzate. Analoghi impianti esistono infine sia a livello di
Gruppo (provinciale) che di Compagnia oltre, owiamente, presso le varie
Stazioni spesso collegate tra loro in rete LAN.
Significativo è
il fatto che il tasso globale di informatizzazione all'interno dell'Arma è assai
elevato, tanto da poter toccare nel 1997 la percentuale di un elaboratore ogni
4 carabinieri (cinque se in relazione al più ristretto ambito delle 4.660
Stazioni). Il disbrigo anche della semplice presentazione di una denuncia èora
dunque informatizzato con un abbattimento di un settimo dell'impegno lavorativo
complessivo, risparmio che comporta la possibilità di un reimpiego del
personale nello svolgimento degli altri compiti di istituto.
5.
Anagrafe tributaria, Conservatorie RR. II. e Catasto.
L'Anagrafe
tributaria è
stata istituita con d.P.R. 29 settembre 1973, n. 605, sta svolgendo un ruolo
fondamentale nella lotta contro l'evasione fiscale raccogliendo ed ordinando
"i dati e le natizie risultanti dalle dichiarazioni e dalle denunce
presentate agli uffci delI'Amministrazione finanziaria e dai relativi
accertamenti, nonché i dati e le notizie che possono comunque assumere
rilevanza ai fini tributari". E' per tale ragione che l'art. 2 della
stessa normativa prevede l'attribuzione a tutti i contribuenti (siano essi
persone fisiche, giuridiche, società, associazioni ed organizzazioni prive di
personalità giuridica) di un numero di codice fiscale.
Tre sono i
centri informativi principali:
A
loro volta i centri informativi sono collegati con quelli periferici con
scambio continuo e reciproco di dati. Negli archivi sono poi conservate le
dichiarazioni dei redditi, i documenti riguardanti i rimborsi, le liquidazioni
di imposta e i versamenti. Attraverso l'elaboratore è possibile delineare le
aree a rischio di evasione, la formazione ed il sorteggio di campioni per i
controlli relativi.
L'art. 6 del
d.P.R. 605/1973 elenca minuziosamente gli atti rilevanti ai fini tributari. I
Comuni, in forza dell'art. 9, possono segnalare all'anagrafe tributaria dati e
notizie, desunti da fatti certi, indicativi della capacità contributiva delle
persone fisiche che risiedono nei rispettivi territari ed altresì delle persone
giuridiche.
Parimenti di
interesse pubblico sono le Conservatorie dei Registri Immobiliari che, com'è noto, provvedono
a tenere ed aggiornare i Registri immobiliari realizzando la funzione di
pubblicità (e di opponibilità a terzi) di tutte le vicende riguardanti le
proprietà immobiliari (trasferimenti, costituzione e modifica dei diritti
reali).
Gli uffici
delle Conservatorie sono istituiti presso i capoluoghi di provincia e nelle
città sede di Tribunale. La meccanizzazione di questi servizi è risultata
determinante in quanto (nella quasi totalità delle Regioni, con esclusione
dell'Alto Adige che, per ragioni storiche, ha ereditato il sistema tavolare
austriaco) vige il criterio di archiviazione su base personale. Allo stato
attuale, attraverso una semplice richiesta al terminale (cui a volte può
accedere il medesimo utente collegandosi in linea da apposite postazioni) è
possibile conoscere tutte le informazioni (riversabili in un tabulato)
attinenti ad un determinato soggetto (trascrizioni e iscrizioni) inclusi i dati
immobiliari di riferimento.
Anche gli uffici
del Catasto sono stati informatizzati
consentendo la consultazione degli archivi delle relative mappe.
Ciascun ufficio
è suddiviso in Nuovo Catasto Edilizio Urbano (NCEU) e Nuovo Catasto Terreni
(NCT). Il tabulato che viene consegnato in esito alla ricerca (sia essa una
visura o un certificato) contiene tutti i dati indispensabili degli immobili
oggetto della consultazione (numero di partita ed intestatario, dati anagrafici
dell'intestatario e suo codice fiscale, data voltura o dell'impianto, foglio,
mappale, subalterno, consistenza, classamento e rendita). Differentemente da
quanto accade per le Conservatorie gli uffici del Catasto sono collegati fra
loro.
6.
La banca dati del Ministero dell'Interno e le banche dati antimafia.
Sin dall'inizio
degli anni Ottanta il Ministero dell'Interno ha istituito (in forza della legge
1° aprile 1981, n. 121, Nuovo Ordinamento
dell'Amministrazione della Pubblica Sicurezza, che, per prima, ha disciplinato
la questione della schedatura elettronica) un'importante banca dati contro la
criminalità che può contare su numerosi archivi elettronici che attualmente contengono:
Relativamente
all'acquisizione, la legge stabilisce limiti
oggettivi di prelievo dei dati, nonché soggettivi di consultazione. Possono
essere memorizzate tutte quelle inforrnazioni che costituiscono un'utilità per
la polizia nell'esercizio delle attività istituzionali quali quelle della
tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, della prevenzione e della
repressione della criminalità e che risultino da atti in possesso della
pubblica amministrazione o di enti pubblici o emergano da sentenze o
provvedimenti dell'autorità giudiziaria o da atti concernenti l'istruzione
penale acquisibili ai sensi dell'art. 118 c.p.p. o da indagini di polizia.
Qualunque
dato acquisito
dalla pubblica sicurezza nel corso di indagini e conservato dalla pubblica
amministrazione può essere memorizzato negli archivi magnetici del centro elettronico
con i soli limiti:
In
relazione segnatamente alle informazioni bancarie, in modo espresso il comma terzo dell'art. 7
richiede la preventiva emissione di un mandato ad opera della polizia
giudiziaria e la sussistenza della finalizzazione delle indagini di polizia
giudiziaria. Quanto alle informazioni provenienti da Polizie di Stati esteri,
il comma 4 dell'art. 7 stabilisce che queste sono liberamente consultabili se
provenienti da Stati limitrofi o appartenenti alla Comunità Europea. Per gli
altri Stati la consultabilità delle informazioni è regolata in base ad accordi
ed intese internazionali.
L'archivio è consultabile (art. 9):
Più
precisamente la facoltà di consultazione spetta al capo dell'ufficio che vi può
provvedere personalmente o per delega. In ogni caso la consultazione deve
essere motivata da scopi istituzionali ed è vietata, quindi, la diffusione dei
dati acquisiti qualora non sia strettamente indispensabile.
Quanto ai controlli
esperiti sul Centro vanno ricordati:
I
rapporti tra potere giudiziario e potere esecutivo in materia di informazioni
concernenti procedimenti penali sono invece regolati dall'art. 118 c.p.p. che
prevede la possibilità che il Ministro dell'Interno, direttamente o a mezzo di
un ufficiale di polizia giudiziaria o del personale della Direzione
investigativa antimafia appositamente delegato, possa ottenere dall'Autorità
giudiziaria competente (la quale può procedere in tal senso anche di propria
iniziativa) copie di atti di procedimenti penali ovvero informazioni scritte
sul loro contenuto (che saranno quindi coperte dal segreto istruttorio).
L'Autorità
giudiziaria, dal suo canto, ha la possibilità di rifiutare di trasmettere
quanto richiesto sia per ragioni di opportunità che per la mancanza delle
condizioni di legge (per esempio ragioni di indispensabilità connesse alla
prevenzione di delitti per i quali è obbligatorio l'arresto in flagranza).
Altre normative
regolanti l'argomento sono:
La Procura
nazionale Antimafia (che ai sensi dell'art. 371 c.p.p. ha il compito di provvedere
all'acquisizione ed elaborazione di notizie, informazioni e dati attinenti alla
criminalità organizzata) si avvale, per il monitoraggio dell'attività criminale
e per assicurare un coordinamento delle indagini svolte dalle altre procure
distrettuali e dagli svariati organi di polizia giudiziaria sparsi su tutto il
territorio nazionale, di tecnologie informatiche di alto livello.
E evidente,
infatti, che la condivisione di informazioni tra tutte le unità che raccolgono
dati e che lavorano ad essi consente la possibilità di ottenere un quadro
preciso e molto ampio del fenomeno mafioso garantendo altresì, con l'accesso
all'archivio centralizzato di informazioni da parte sia degli stessi magistrati
inquirenti che degli organi di polizia giudiziaria, lo sviluppo, l'orientamento
e la progressione delle indagini in corso.
Il sistema Sidna/Sidda (sigle che indicano
rispettivamente il Sistema informativo direzione nazionale antimafia e i Sistemi
informativi direzioni distrettuali antimafia), nato da un prototipo messo a punto sulla base
dell'esperienza già maturata con l'utilizzo del pacchetto «Perseo» presso la
Procura della Repubblica di Caltanissetta, assolve proprio a tale funzione di
condivisione. L'architettura del sistema è assai articolata ed è stata fatto
oggetto di ottimizzazione anche al fine di rispondere agli standard di
sicurezza. Ogni ufficio distrettuale è pensato come unità autonoma collegata
con un sistema centrale che gestisce il patrimonio informativo comune (la banca
dati tattica) che elabora le informazioni congrue e quelle discordanti favorendo
l'interscambio continuo con le unità informatiche periferiche.
Collegata al
Sidna è la hanca dati strategica per la elaborazione dei dati statistici e di
analisi dei dati pervenuti.
Il sistema è
inoltre fondato sia sull'archiviazione dei documenti nella loro interezza, sia
sull'archiviazione di mere informazioni indicizzate in database relazionali il
che necessita un'attività di filtro accurato e minuzioso nella fase di
inserimento dei dati che può essere approntato (da parte della medesima Sidna)
solo da personale specializzato. Tale struttura consente così, per esempio, la
visione di tutto il materiale disponibile su di un deterrninato soggetto con
l'indicazione dello sviluppo storico della sua personale attività criminale
inclusi i collegamenti con altri soggetti malavitosi od organizzazioni
criminali o fatti rilevanti.