La relazione si propone di fornire una panoramica generale
sul tema della formazione - tanto iniziale che permanente - del magistrato,
prendendo lo spunto dalle peculiarità dell'esperienza italiana, criticamente
esaminata alla luce delle grandi linee di tendenza che nel settore si disegnano
a livello europeo. Posto l'accento sulla necessità di una formazione rispettosa
del canone fondamentale dell'indipendenza del potere giudiziario e della
separazione dei poteri, vengono illustrati - innanzi tutto - i principi
enunciati e le iniziative intraprese al riguardo da alcuni tra i principali
organismi internazionali (O.N.U., Consiglio d'Europa, Unione Europea).
Lo studio passa quindi ad individuare le possibili linee di un'organizzazione
istituzionale in grado di erogare una formazione - tanto iniziale che
permanente - dei magistrati al passo con i tempi, tenuto conto della necessità
di salvaguardare i principi, costituzionalmente garantiti, della libertà di
insegnamento e di indipendenza della magistratura. L'analisi viene svolta anche
in relazione ad alcuni progetti di legge attualmente in discussione, puntando a
dimostrare la necessità dell'individuazione di un organismo distinto ed
autonomo non solo rispetto al Ministero della giustizia, bensì anche nei confronti
dell'organo di autogoverno del potere giudiziario, al quale ultimo dovrebbe
competere solo un ruolo generale di supervisione, oltre che di scelta dei
componenti del consiglio direttivo.
La relazione prosegue quindi con l'illustrazione critica dello stato attuale
della formazione (preliminare, iniziale, complementare, permanente e
decentrata) dei magistrati italiani. Un'attenzione particolare viene prestata
alla recente esperienza delle Scuole di specializzazione per le professioni
legali, primo esperimento di un tipo di formazione «comune» del giurista, da
maturarsi nel contesto di una dialettica incessante e fruttuosa con il mondo
accademico, di vitale importanza per l'elaborazione di un procedimento di
selezione dei futuri magistrati (ma anche, si spera, dei futuri avvocati e
notai) che possa dirsi moderno ed efficace.
La relazione è pubblicata per esteso
in forma ipertestuale nel sito dell'autore.