5. Le altre modalità di Internet: telnet, posta elettronica, liste di discussione, trasferimento di files, creazione di pagine web e di siti personali.

 

a) Telnet.

Non bisogna dimenticare che Internet non è solo il web. L’applicazione telnet, per esempio, permette di connettersi ad un computer remoto, come se il nostro video e la nostra tastiera fossero direttamente collegati con quel server. Per altre informazioni sul funzionamento del servizio telnet cfr. (in italiano) <http://www.mclink.it/guida/10cap06.htm>; per ulteriori ragguagli in francese cfr. <http://www.bibl.ulaval.ca/vitrine/giri/mod1/1_3.htm#telnet>; v. inoltre TORTELLO et LOINTIER, op. cit., p. 107 ss.

Sebbene i comandi di tale funzione non presentino le caratteristiche (nè le attrattive) proprie del sistema ipertestuale del World Wide Web, telnet permette l’accesso ad innumerevoli biblioteche giuridiche e non, ed in particolare a numerosi server universitari del mondo.

Per quanto concerne l’Italia basta ricordare che per il tramite di telnet si possono consultare le banche dati del C.E.D. della Corte di Cassazione (indirizzi telnet213.175.10.212 ;).
 

b) Posta elettronica e gruppi di discussione.
Un'altra funzione essenziale di Internet è rappresentata dalla posta elettronica (
e-mail), che consente agli utenti di scambiarsi messaggi scritti in maniera rapida ed efficace. In effetti, la ricezione dei messaggi si ha generalmente in meno d'un minuto dopo l’invio, e ciò quasi ovunque nel mondo. Ancora più importante è il fatto che per il tramite della posta elettronica si può inviare, come allegato (attached file) al messaggio medesimo, qualsiasi file:

(per ulteriori informazioni al riguardo <http://www.mclink.it/guida/06cap02.htm>).

Assai sovente i ricercatori e gli specialisti delle università e dei centri di ricerca sparsi per il mondo si trovano da soli, all'interno delle proprie istituzioni, a lavorare su un determinato tipo d'indagine: da qui la necessità di entrare in contatto con altri specialisti che svolgono il medesimo tipo di ricerca. La posta elettronica si è ben presto sviluppata come un mezzo efficace, in grado di stabilire proprio questo tipo di contatti. Peraltro l’e-mail presenta almeno una limitazione importante: occorre, infatti, sapere a priori a chi indirizzare le proprie missive. E’ per ovviare a questo inconveniente che sono nate le liste di discussione; fenomeno, questo, che è presto uscito dal dominio esclusivo delle università, facendo in modo che qualsiasi tipo di argomento dello scibile universale finisse con il diventare oggetto di uno o
più di questi gruppi.

In Internet si trovano principalmente due tipi di gruppi di discussione.


Il secondo tipo di gruppi di discussione
si fonda sul sistema dei newsgroups, o semplicemente news (Usenet). Qui tutti i messaggi inviati ad un gruppo di discussione sono trasmessi a tutti i servers Usenet del mondo, con la conseguenza che, invece di depositarsi nella casella postale personale, essi sono consultabili sui servers Usenet. L'utente interagisce così con il gruppo attraverso il suo programma client, che gli permette di leggere ed inviare a sua volta messaggi.
 

 

c) Trasferimento di files.
In Internet è altresì possibile trasferire (
download o upload, a seconda della direzione in cui il trasferimento avviene) dei files da un computer ad un altro tramite il protocollo FTP (File Transfer Protocol). Si tratta di un sistema che permette all'utente di accedere direttamente all'hard disk di un server remoto, a condizione, beninteso, che l'utilizzatore abbia il diritto di accedere a tale calcolatore.
Esiste una grande quantità di servers contenenti files posti a disposizione del pubblico. Di norma vi si può accedere presentandosi come anonymous, ciò che dispensa dall'uso di una password. Se quest'ultima è invece richiesta, è sufficiente digitare il proprio indirizzo di posta elettronica. Occorre poi prestare attenzione alla modalità di trasferimento (ASCII o Binary). Un software speciale di
scompattamento può rendersi altresì necessario per scompattare il file in modo adeguato. Per ulteriori informazioni sul FTP cliccare qui.
 

d) Creazione di siti personali ed insegnamento a distanza.
Tra gli innumerevoli servizi che la rete mondiale può svolgere a vantaggio dei giuristi occorre infine menzionare quello della
creazione di un sito web personale, ciò che permette ad ogni utente di Internet di pubblicare i propri lavori senza l’intermediario di un editore e d'instaurare così un rapporto diretto con i cybernauti, i quali possono, a loro volta, interagire con l’autore, trasmettendogli osservazioni,
suggerimenti, critiche, ecc. In relazione a questa possibilità si pone, naturalmente, il problema del riconoscimento del valore di titolo scientifico a siffatte pubblicazioni (sul tema cfr. ANTONELLI,
Le pubblicazioni scientifiche on line, già pubblicato sul sito <http://www.diritto.it/articoli/informatica/antonelli.htm> [il lavoro non risulta peraltro più reperibile oggi alla pagina indicata]; cfr. inoltre BRUGALETTA, Pari dignità per chi scrive online?, al seguente indirizzo: <http://www.apogeonline.com/informaz/art_344.html>; GRECO, La scienza on line circola come ai tempi di Galileo Galilei, un tempo disponibile al seguente indirizzo: <http://www.fub.it/telema/TELEMA18/Greco18.html>).

Grazie ai links verso altri siti, queste pagine – anche se talora concepite e realizzate in modo artigianale – possono rendere un notevole servizio agli altri utenti della rete, aiutandoli a scoprire siti e documenti utili per la loro ricerca. Il sistema permette altresì di compiere degli interessanti esperimenti di insegnamento a distanza (o, come si usa dire ora: e-learning): per citare un esempio si potrà qui ricordare che in Svizzera la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Ginevra ha dato vita ad un corso a distanza per il rilascio di un «certificato di formazione continua in legistica (CEFOLEG)» (cfr. le informazioni di cui al seguente sito web: <http://www.unige.ch/droit/dptrat/cetel/cefoleg.htm>).
Da qualche tempo si va sviluppando anche nel nostro paese la tendenza a mettere online corsi di vario genere. All’avanguardia al riguardo sono i seguenti istituti:


e) Informazioni di massima sulla creazione di pagine web e sul web hosting.

Per gli aspetti tecnici della creazione di pagine web, va subito detto che oggi non è più necessario conoscere il linguaggio html (acronimo di HyperText Markup Language, linguaggio creato all’inizio degli anni ‘90 da Tim Berners-Lee e da Robert Caillau: cfr. BERNERS-LEE, Il futuro della rete, Milano, 2001), anche se, ovviamente, qualche nozione di base non fa mai male! Al riguardo sarà sufficiente  affidarsi a programmi come FrontPage (peraltro disponibile solo a pagamento), o Composer (fornito gratuitamente da Netscape), o lo stesso Word (nelle versioni 97 o 2000), che in pochi minuti possono aiutare anche ai meno esperti di programmazione una home page decente e maneggevole.
Alcuni siti che offrono servizi di web hosting (spazio gratis sul web), come Tripod (www.tripod.com), Geocities (www.geocities.com), Xoom (www.xoom.it), Angelfire (www.angelfire.com), hanno anche alcune pagine tipo per comporre direttamente online.
Una vera miniera di informazioni, in italiano, sulla creazione di pagine web è contenuta nel sito HTML.IT al seguente indirizzo: http://www.html.it.
Una volta messo online il sito, resta il problema di come dargli visibilità. Innanzitutto, se l’indirizzo è troppo lungo o complesso, lo si può semplificare utilizzando un servizio di «redirect», come quello di www.3000.it. Questo consente di avere un indirizzo del tipo www.nomecognome.3000.it, molto più immediato rispetto a un www.geocities.com/Area51/alien/xfiles_ufo.html00. In questo modo, poi, si risparmia, evitando di registrare un dominio con il proprio nome, tipo www.mariorossi.it.
In secondo luogo ci si può registrare presso i motori di ricerca, come Altavista (www.altavista.com), Yahoo! (www.yahoo.com), Virgilio (www.virgilio.it), e cliccando su diciture quali: add an URL, oppure submit your URL, oppure submit a site, o how to suggest a site, o ancora "segnala un sito". E’ fondamentale scegliere bene le parole chiave per essere rintracciati: bisogna a tutti i costi evitare di entrare a far parte di quel 15 per cento di siti mondiali che, secondo uno studio americano, è isolato dal resto della Rete. Molto importante al riguardo è anche un accorto uso dei metatags.
Quindi ci si può collegare a siti pubblicitari che organizzano lo scambio dei banner, come www.bpath.com, e iscriversi ai ring, comunità virtuali di siti che si occupano dello stesso argomento. Infine si può aprire una mailing list invitando i visitatori del sito a iscriversi per essere aggiornati sulle novità. Fra le più usate, quelle di http://groups.yahoo.com/.
 
 

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